Nel variegato e multiforme universo motociclistico, c'è stato un periodo ben preciso in cui le moto hanno cambiato faccia e forma, a partire dal quale nulla è più rimasto come prima. Stiamo parlando degli anni Settanta e della diffusione delle maxi-moto giapponesi. Se la Honda CB Four, cioè la prima a riscrivere le regole, è arrivata nel 1969, è anche grazie a tutte le sue “colleghe” del Sol Levante che il motociclismo è entrato in una nuova dimensione. Tra queste c'è la Kawasaki Z1, che quando arrivò sul mercato nel 1972, con i suoi 900 cc e 82 CV, era semplicemente la moto più potente del mondo. Un modello che ebbe un successo cristallino, fatto di 115.000 unità vendute, e che negli anni è diventato una leggenda. Così, quando nel 2017 la Casa di Akashi ha presentato all'Eicma le nuove Z900 RS e Z900 RS Café, a tanti motociclisti sono brillati gli occhi. Continua su La Stampa
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