Quando, nel 1989, Mazda presentò la prima MX-5 al Salone di Chicago, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che nei successivi 30 anni sarebbe diventata la spider più venduta in tutta la storia dell'automobile. Di solito basta provarla per capire tutto e noi lo abbiamo già fatto. Qui, invece, ci concentreremo sulla sua epopea, cercando di condensare tutti gli avvenimenti importanti. Tutto iniziò dieci anni prima, nel 1979, quando un giornalista americano parlò con l'uomo che sarebbe presto diventato il Presidente di Mazda, spiegandogli il suo amore per le piccole sportive leggere, in particolare le «spiderine» europee, inglesi ed italiane. Ed è proprio quella la filosofia che l'azienda giapponese ha sposato, quella di creare un'auto compatta, da guidare a cielo aperto, con una perfetta distribuzione dei pesi per avere un ottimo comportamento stradale. Continua su GQ
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mercoledì 31 luglio 2019
martedì 30 luglio 2019
BMW DC Vision Roadster, a Monaco è quasi ora della prima moto elettrica
Quando si ha a che fare con i motori, le tradizioni sono un arma a doppio taglio. Risorse sempre preziose come fonte di ispirazione, ma anche certezze da cui è difficile allontanarsi. E nelle moto questo tema è ancora più accentuato perché le emozioni contano molto di più della razionalità. Immaginare una motocicletta elettrica è già un problema concettuale, perché da oltre un secolo il motore è la parte più caratterizzante di ogni due ruote che si rispetti ed è noto che i motociclisti siano tra gli essere più tradizionalisti di tutti. Continua su La Stampa
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lunedì 29 luglio 2019
Skoda Karoq, understatement di alta qualità
Di tutti i brand del Gruppo Volskwagen, Skoda è probabilmente quello che riserva le migliori sorprese. Non ha pretese di essere premium, ma la sua tecnologia è di prima qualità, non ha volontà di apparire, ma il design è sobrio ed elegante. Insomma, non ci sono velleità stile «vorrei ma non posso», perché in realtà Skoda può fare quello che vuole, in particolare con la Karoq. È il più compatto dei SUV in gamma - in attesa della più piccola Kamiq - ed è parente molto stretto della Seat Ateca e della Volkswagen T-Roc. Ma pur condividendo la meccanica e buona parte delle componenti con queste due, ha un carattere molto netto e ben definito. Se la spagnola ha una personalità più sportiva e la tedesca punta su uno stile hi-tech, la crossover boema è sicuramente quella più intelligente e pragmatica. E sono considerazioni che vanno oltre il prezzo, visto che il listino delle tre è praticamente allineato. Continua su GQ
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domenica 28 luglio 2019
Toyota Supra, la diva del cinema che viene dal Giappone
Un bel ruolo da protagonista nel primo episodio della saga Fast and Furious e il successo è stato servito. I più critici si chiedono se questa nipponica avrebbe comunque raggiunto il successo anche senza “effetti speciali”, ma rimane il fatto che la Supra è riuscita a conquistare il cuore di molti, anche e soprattutto grazie al suo portentoso cuore meccanico. Insomma, la coupé giapponese è stata catapultata senza preavviso nel jet-set, a dimostrazione che la storia delle vetture spesso non è lineare: ci sono modelli ben noti che all'interno del loro mercato domestico hanno molto successo, ma poi quando ne varcano i confini rimangono quasi ignoti, come nel caso delle prime due generazioni della Supra, la A40 (1979-1981) e la A60 (1982-1986) che erano praticamente le versioni top di gamma della Celica.
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sabato 27 luglio 2019
Porsche 718 Spyder e Cayman GT4, pura velocità
Le nuove Porsche 718 Spyder e Cayman GT4 sono pura velocità. Anche se il turbocompressore è attualmente la soluzione migliore come rapporto tra prestazioni ed efficienza (cioè consumi ed emissioni), per i veri appassionati il motore di un'auto sportiva deve essere aspirato. Chi ama le Porsche non fa eccezione e per questo non potrà non adorare le nuove 718 Spyder e 718 Cayman GT4, due modelli che vanno a collocarsi ai vertici della gamma 718. La base tecnica delle due vetture è la medesima, il boxer 6 cilindri aspirato da 420 CV che ama girare in alto, fino a 8.000 giri ed esprime la sua coppia massima di 420 Nm tra 5.000 e 6.800 giri. È derivato dal «flat six» turbo che equipaggia le 911 Carrera e quindi non ha nulla a che fare con il mitico Metzger ella GT3 RS. Abbinato in entrambi i casi al cambio manuale, permette alle due sportive di superare la barriera dei 300 km/h: 301 km/h per la Spyder e 304 km/h per la Cayman. Il tempo dell'accelerazione da 0 a 100 km/h, invece, è lo stesso per tutte e due: 4,4 secondi. Continua su GQ
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venerdì 26 luglio 2019
Nuova Audi S8, la supercar che vuole fare la limousine
Motore, assetto e design. Sono le tre aree in cui la nuova Audi S8 si differenzia dal resto della gamma A8, con cui ovviamente continua a condividere tutta la tecnologia di altissimo livello. Sotto il cofano anteriore c'è una vecchia conoscenza del Gruppo tedesco, il 4.0 TFSI V8 che spinge anche altri modelli - come la Lamborghini Urus - ma che in questa versione ha guadagnato il sistema mild hybrid basato su rete elettrica a 48 Volt. E' un motore che eroga 563 CV e 800 Nm di coppia, ma che è anche in grado di disattivare i cilindri per massimizzare l'efficienza ai bassi carichi e di avere uno start-stop 2.0 gestito da generatore-alternatore, che ricarica una batteria agli ioni di litio dedicata. Continua su Motor1
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giovedì 25 luglio 2019
Renault Zoe va sempre più lontano
Nella gamma Renault la Zoe occupa un posto speciale, in quanto è il modello più rappresentativo della strategia di elettrificazione del brand francese. Quella appena presentata è l'ultima evoluzione della Zoe, che è nata nel 2012 dopo che i designer ne avevano esplorato lo stile con ben tre concept car, datate 2005, 2009 e 2010. La prima, addirittura, aveva ancora il motore a scoppio, ma la seconda era già figlia della strategia elettrica deliberata dalla Casa francese nel 2008. Aggiornata costantemente, la Zoe è l'auto elettrica più diffusa in Europa e finora è stata prodotta in oltre 150.000 unità. Nel frattempo il mercato si è evoluto e la concorrenza si è fatta agguerrita, ma Renault non sta a guardare: la nuova Zoe ha un motore elettrico più potente (100 kW) e più autonomia, mentre il design è un'evoluzione del precedente. La nuova batteria da 52 kWh aumenta il raggio d’azione fino a 390 km - omologati nel ciclo WLTP - e offre maggiori soluzioni di ricarica, grazie all’introduzione della presa per la corrente continua (DC). Continua su GQ
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mercoledì 24 luglio 2019
Citroen C3 Aircross Origins, un pizzico di esclusività
Il 2019 è l'anno in cui Citroen compie un secolo e tra le varie iniziative pensate per i festeggiamenti, la Casa francese ha anche preparato una serie speciale che è trasversale a tutta la gamma. Si chiama "Origins" e nasce con l'ispirazione alle caratteristiche fondati del "Double Chevron", ovvero originalità tecnica e stile. Ora questa versione celebrativa arriva anche sulla C3 Aircross, mettendo in risalto i pregi di una crossover compatta che fa dell'abitabilità e della modularità i suoi punti di forza, senza dimenticare il programma Citroen Advanced Comfort e la tecnologia che vuol dire dodici tecnologie di assistenza alla guida e quattro sistemi di connettività per facilitare la vita a bordo.
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martedì 23 luglio 2019
Aston Martin Valhalla, la nuova hypercar di James Bond
Dopo Valkyrie ecco Valhalla. È questo il nome che Aston Martin ha scelto per la sua ultima creatura che dovrebbe arrivare sul mercato il prossimo anno, quasi in coincidenza con l'uscita del nuovo film di James Bond. La saga di 007 è arrivata alla venticinquesima pellicola e il titolo definitivo dell'episodio del "giubileo" potrebbe essere Shatterhand. Non ci sono ancora molte informazioni a riguardo, ma sembra che l'agente segreto al servizio di Sua Maestà si metterà al volante di ben tre Aston Martin diverse. Una potrebbe essere l'elettrica RapidE e un'altra la nuovissima Valhalla. Se così fosse l'operazione sarebbe simile a quella già fatta con Spectre dove Bond guidava una DB10, che tuttavia era solo un prototipo anche se poi ha ispirato il design della nuova Vantage e della DB11. Continua su GQ
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lunedì 22 luglio 2019
Opel, 120 anni di Made in Germany
Non sono molte le Case automobilistiche che possono affermare di essere nate nell'Ottocento e Opel è una di queste, anche se per poco. Il brand del Fulmine, infatti, è stato fondato nel 1899, ma solo quattro anni dopo la morte di Adam Opel, fondatore della società, Sophie Opel decide di ascoltare il consiglio dei figli Carl, Wilhelm e Friedrich avviando la produzione di automobili. Tutto inizia in un garage di Rüsselsheim am Main con 65 Opel Patentmotorwagen “System Lutzmann” fatte a mano, già con una particolare attenzione per l'efficienza, tanto che nel 1924 Opel è il primo costruttore tedesco a introdurre la catena di montaggio. Continua su Motor1
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domenica 21 luglio 2019
Nissan Micra, stile urbano e tecnologia
La seconda generazione di Nissan Micra arrivò in Europa nel 1992 - la prima fu venduta solo in Giappone - e fu subito un successo. Anche la terza generazione è piaciuta molto, mentre la quarta non è riuscita a fare altrettanto bene a causa di alcune scelte progettuali che l'hanno allontanata dai gusti europei. Così, con il nuovo modello Nissan è ripartita da un foglio bianco: le dimensioni sono cresciute, pur rimanendo all’interno dei quattro metri e l’ergonomia è stata molto curata, tanto che il posto guida è adatto a tutte le taglie. Anche a livello di design, questa Micra non ha nulla a che fare con le precedenti e ora l'auto parla a un pubblico molto più maschile. La qualità degli interni è cresciuta: oltre la metà dei materiali plastici sono morbidi e la plancia è bicolore. Non mancano ampie possibilità di personalizzazione con oltre cento combinazioni possibili di stile e colori. Pure il bagagliaio è degno di nota, con ben 300 litri di spazio utile e una certa profondità di carico, anche se c'è un bello scalino con la soglia. Continua su GQ
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sabato 20 luglio 2019
In Svezia le auto elettriche crescono del 253%, ma l’energia per caricarle scarseggi
Molto spesso noi europei del sud guardiamo alla Scandinavia come una specie di paradiso terrestre, dove è vero che si pagano molte tasse, però tutto funziona alla perfezione. Ovviamente non è così, soprattutto per quanto riguarda il leggendario welfare degli anni Settanta che ormai è solo un ricordo. Ciononostante è strano apprendere che la Svezia abbia sbagliato nel definire il suo piano di approvvigionamento energetico e, soprattutto, che la crescente diffusione delle auto elettriche potrebbe creare problemi e nemmeno facilmente risolvibili. Ma andiamo con ordine. Continua su La Stampa
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venerdì 19 luglio 2019
«Men in Black», ecco l'Enforcer intergalattico
Manca solo un mese all'uscita di Men in Black: International nelle sale cinematografiche italiane. Si tratta di uno spin-off della famosa trilogia, ma stavolta non ci saranno Will Smith e Tommy Lee Jones. I protagonisti sono Chris Hemsworth, Tessa Thompson, Liam Neeson e Emma Thompson, ma lo spettacolo è comunque garantito. Ovviamente la fantascienza è il filo conduttore principale e dunque non poteva mancare un veicolo altrettanto avveniristico, che non è proprio una semplice auto ma un Enforcer intergalattico Lexus QZ 618, cioè un jet alimentato da un innovativo trasformatore dotato di tecnologia ibrida. Nella sua forma automobilistica ha l'aspetto di una Lexus RC F 2020, che però è subito pronta a trasformarsi in un IFO (Oggetto Volante Identificato) di colore Umbra Black, cioè «il nero più scuro dell'universo». Continua su GQ
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giovedì 18 luglio 2019
Wheels and Waves, la Honda CB750 Four festeggia 50 anni con 12 special CB1000R
Sia tra le automobili che tra le motociclette ci sono prodotti che cambiano la storia. Mezzi che in un determinato periodo storico fanno un balzo avanti in termini di tecnologia, stile e prestazioni, costringendo tutti gli altri a inseguire. Uno di questi è la Honda CB750 Four che addirittura ha inventato un nuovo segmento: quello delle maxi-moto. Quest'anno festeggia il mezzo secolo, giacché il modello originale arrivò sul mercato nel 1969. Non fu solo la prima moto con motore a quattro cilindri in linea prodotta su larga scala, ma fu anche la prima con avviamento elettrico di serie e con il freno a disco anteriore in un'epoca in cui imperava il tamburo. Originariamente fu sviluppata per il mercato americano ma era così innovativa che stabilì nuovi riferimenti per i successivi cinquant’anni della produzione motociclistica mondiale delle due ruote ad alte prestazioni. Continua su La Stampa
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mercoledì 17 luglio 2019
Mazda MX-5, la spider democratica compie 30 anni
Quando, nel 1989, Mazda presentò la prima MX-5 al Salone di Chicago, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che nei successivi 30 anni sarebbe diventata la spider più venduta in tutta la storia dell'automobile. Di solito basta provarla per capire tutto e noi lo abbiamo già fatto. Qui, invece, ci concentreremo sulla sua epopea, cercando di condensare tutti gli avvenimenti importanti. Tutto iniziò dieci anni prima, nel 1979, quando un giornalista americano parlò con l'uomo che sarebbe presto diventato il Presidente di Mazda, spiegandogli il suo amore per le piccole sportive leggere, in particolare le «spiderine» europee, inglesi ed italiane. Ed è proprio quella la filosofia che l'azienda giapponese ha sposato, quella di creare un'auto compatta, da guidare a cielo aperto, con una perfetta distribuzione dei pesi per avere un ottimo comportamento stradale. Continua su GQ
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martedì 16 luglio 2019
Al Salone Parco Valentino in mostra l’unico autobus a due piani di “Italia 61” superstite
Il 1961 è stato un anno di grandi celebrazioni per i cento anni dell’Unità di Italia e Torino è stato uno dei luoghi cardine per i festeggiamenti. In quegli anni il trasporto collettivo era molto più importante rispetto a oggi e per raggiungere l’area espositiva sorta per l’occasione i visitatori dovevano essere trasferiti con qualcosa di diverso che non il solito autobus con la classica livrea verde bicolore dell’epoca. Così il Comune di Torino ordinò alla Viberti 12 esemplari di autobus a due piani. Continua su La Stampa
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lunedì 15 luglio 2019
Auto, 7 cabrio da comprare a meno di 10.000 euro
L'estate è alle porte, il sole splende e il caldo è già arrivato. Potrebbe essere il momento giusto per fare acquistare un'auto originale e un po' fuori dagli schemi. Un'auto in grado di dare grosse soddisfazioni, spendendo tutto sommato poco: una bella cabrio! Non importa se spider o cabriolet - cioè 2 o 4 posti secondo la definizione che va per la maggiore - quello che conta è che il tetto possa togliersi e scomparire del tutto. Per questo abbiamo lasciato fuori tutte quelle vetture che mantengono i montanti, come la Smart, la 500 o la DS3 tanto per capirci. No, questa è una guida per vere cabrio e bastano anche meno di 10.000 per assicurarsene una. Una spesa ragionevole, per un'auto che si può anche rivendere dopo poco tempo senza rimetterci troppo. Continua su GQ
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domenica 14 luglio 2019
Lamborghini LM002, la storia del SUV infuriato
A inizio anni Ottanta il concetto di SUV ancora non esisteva. C'erano le auto normali, divise in berline di diverse taglie e tipologie, quelle sportive e quelle per il fuoristrada. Mezzi duri e puri, con pochi fronzoli, ma molto efficaci. Ovviamente c'erano anche le supercar, come la Lamborghini Countach, anche se rispetto ai docili missili di oggi erano quasi dei mostri imbizzarriti da domare. Proprio da Sant'Agata Bolognese arriva la storia della Lamborghini LM002, una delle auto più folli mai esistite. Tuttavia non c'è troppo da stupirsi, perché la “Lambo” degli anni Settanta era un'azienda in difficoltà, da poco abbandonata dal fondatore Ferruccio e finita in mano a una proprietà svizzera. Non si sa bene perché, ma i dirigenti dell'epoca tentarono di partecipare a un bando di gara indetto dall'esercito americano, che portò alla nascita della Cheetah. L'avventura non andò a buon fine perché il bando fu vinto dall'Humvee, ovvero l'antenata dell'Hummer, ma da quel progetto scaturirono prima la LM-001 e poi la LM-002, che in passato abbiamo anche avuto l'onore di guidare. Continua su Motor1
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sabato 13 luglio 2019
Dal 2040 in Francia si potranno vendere solo auto elettriche
Ormai non ci sono più dubbi, la Francia si è lanciata in una crociata a favore delle auto elettriche e contro i motori a combustione interna. Anzi, per essere precisi, contro tutto quello che non è elettrico. Non bastava lo stop alla circolazione annunciato dall'amministrazione di Parigi, entro il 2024 per le auto Diesel e entro il 2030 per quelle benzina. No, ora nel mirino sono finiti tutti i veicoli che non sono a zero emissioni. Un mirino così grande che non riguarda solo Parigi ma tutta la Francia e che diventerà operativo nel 2040. Non si tratta di un'intenzione, ma di un provvedimento già approvato dall'Assemblea nazionale, che vieta la vendita di auto Diesel, benzina, metano e GPL dal 2040. Anche il destino dei modelli ibridi sembra segnato, visto che è già pronto un emendamento per bloccarli senza appello. Tutto questo riguarda la vendita di nuovi modelli e non è ancora chiaro se il divieto si applicherà anche alle vetture già circolanti, cioè alcune decine di milioni di auto. Continua su GQ
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venerdì 12 luglio 2019
Vespa World Days 2019, 3.500 scooter hanno invaso pacificamente l’Ungheria
Uno degli oggetti che più rappresentano il Made in Italy nel mondo è senza dubbio la Vespa che in oltre 70 anni di vita ha raggiunto praticamente qualsiasi parte del mondo, con oltre 18 milioni di esemplari veduti. Pratica, robusta ed economia, la Vespa è stata un mezzo di motorizzazione di massa in tanti Paesi e in molti di essi rappresenta ancora una "soluzione di mobilità" a 360°. Ma poi c'è anche una parte affettiva, quasi tribale, che ha a che vedere sia con il collezionismo ma ancora di più con il senso di appartenenza a una comunità: i vespisti, quelli che non guiderebbero mai un altro mezzo a due ruote o quelli che in sella alla propria Vespa affrontano qualsiasi viaggio. Così, non c'è da stupirsi se ogni anno gli appassionati si riuniscono per i Vespa World Days. Continua su La Stampa
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giovedì 11 luglio 2019
Lamborghini Huracan Sterrato, sporca e cattiva
Una lamborghini per strade senza asfalto? Chiunque abbia mai guidato una supercar, anche solo per pochi metri, sa quanto non sia indicato condurla fuori dall'asfalto. L'altezza rasoterra e le appendici aerodinamiche sono del tutto incompatibili anche con lo sterrato del parcheggio di un agriturismo. Dunque fa un po' sorridere vedere una Huracan declinata in chiave rally, ma ormai nel mondo dell'auto non ci si può stupire più di nulla. E dunque sebbene a Sant'Agata Bolognese l'abbiano definita "concept" non ci sarebbe nulla di strano nel vederla trasformata in modello di serie. Signore e signori, ecco a voi la Lamborghini Huracan Sterrato che ha l'ambizione di portare fuoristrada i 640 CV del suo 5.2 V10. Del resto l'altezza da terra è stata incrementata quasi 5 cm, l'angolo di attacco migliorato dell'1% e quello di uscita del 6,5%. Inoltre, la carreggiata è stata aumentata di 30 mm per entrambi gli assi, che a loro volta montano ruote da 20 pollici con pneumatici con spalla maggiorata all'interno di ampi passaruota con prese d'aria integrate. Continua su GQ
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mercoledì 10 luglio 2019
Trailhawk, ovvero il fuoristrada secondo Jeep
Non capita spesso di poter provare tutta la gamma di un solo singolo brand, a maggior ragione se questo è specializzato in un certo tipo di vetture. Nel caso di Jeep il discorso è ancora più interessante vista la vocazione offroad del marchio americano. Questa volta, poi, abbiamo avuto modo di metterci al volante di tutte le versioni più votate al fuoristrada - che gli americani chiamano Trailhawk - partendo dalla più piccola Renegade fino ad arrivare alla Grand Cherokee. Auto molto diverse tra loro che hanno capacità in off-road di varia natura. Ragionando in modo molto asciutto, possiamo dire che il comportamento in fuoristrada è influenzato da tre fattori: gli angoli caratteristici, l'escursione delle sospensioni e il tipo di trazione. I primi hanno molto a che fare con la forma dell'auto, così come la seconda che però riguarda anche il disegno delle sospensioni stesse. Continua su Motor1
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martedì 9 luglio 2019
BMW e Jaguar Land Rover insieme per l'auto elettrica
Nel mondo degli affari non c'è posto per i sentimenti e l'industria dell'auto non fa eccezione. BMW e Jaguar Land Rover hanno annunciato un matrimonio di interesse focalizzato sulla mobilità elettrica e il fatto i brand britannici fossero stati di proprietà tedesca dal 1994 al 2000 è solo un ricordo sbiadito e lontano. Evidentemente, le ruggini del passato - se mai ce ne siano state - sono state messe da parte in nome del profitto. La rivoluzione che sta investendo il settore automotive, infatti, non è cosa da poco e nessun soggetto può permettersi di farsi trovare impreparato. Non si tratta solo delle zero emissioni, ma anche dell'auto connessa e autonoma. Sono i tre pilastri su cui si poggerà la mobilità del futuro, che di conseguenza se ne porteranno dietro anche un quarto, ovvero lo sharing di cui ora stiamo solo assaggiando le possibilità. Continua su GQ
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lunedì 8 luglio 2019
Promozioni auto luglio 2019, le offerte più interessanti
Il caldo la fa da padrone in questa estate 2019 e anche le promozioni auto rispecchiano il clima. Quale momento migliore per godersi una bella spider? Una domanda a cui si trova risposta scoprendo quale sia l'auto più scontata a luglio. Dopo il giro di boa del primo semestre, il mercato dell'auto italiano si appresta a effettuare lo sprint dell'ultimo mese utile prima delle vacanze di agosto, quando giocoforza le visite nelle concessionarie calano e i contratti diminuiscono. Quindi luglio è un mese di volumi e gli sconti sono consistenti, per fare buoni numeri prima delle ferie e ripartire a settembre con meno ansia. Ecco quindi le dieci auto in offerta più interessanti e convenienti del mese di luglio che abbiamo selezionato per voi. Continua su GQ
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MV Agusta Superveloce, supersportiva dal fascino retrò: nel 2020 arriva la “Serie Oro”
Quando era stata presentata al pubblica, durante lo scorso Salone della Moto di Milano, aveva lasciato tutti a bocca aperta. La MV Agusta Superveloce è stata indubbiamente una delle regine dell’Eicma, anche se si trattava solamente di un prototipo. Ma ora, dopo aver raccolto il premio come miglior “concept bike” al prestigioso Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, è pronta a entrare in produzione. Inizialmente verranno costruiti solo trecento esemplari, dedicati a collezionisti e appassionati del marchio di Schiranna. Si chiameranno “Serie Oro”, come da tradizione MV e difficilmente costeranno meno di 25.000 euro, anzi probabilmente potranno anche gravitare intorno ai 30.000 euro. Continua La Stampa
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domenica 7 luglio 2019
Un weekend da leoni, a Misano con Lamborghini per le Blancpain GT Series
All'ora di pranzo il termometro segna 38 °C e i condizionatori ce la mettono tutta per rendere l'atmosfera vivibile all'interno dell'hospitality della Lamborghini Squadra Corse, dove si ritrovano piloti, tecnici, membri dei team e ospiti di vario genere. Ci troviamo a Misano Adriatico, nel paddock del circuito intitolato a Marco Simoncelli, per assistere al weekend di gara italiano del Blancpain GT Series, ovvero il massimo campionato riservato alle vetture GT3. Tre le tante categorie in cui si può omologare un'auto da competizione, questa è una tra le più competitive e combattute. Nella GT3 si sfidano auto molto diverse tra loro di dieci marchi diversi; una varietà resa possibile dal “Balance of performance”, sistema che livella le prestazioni agendo sul peso, sulla portata dell'aria del motore e sull'altezza da terra. Continua su La Stampa
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Torna la mitica auto Isetta e sarà elettrica
C'era una volta l'auto Isetta, una microvettura che è stata molto popolare nel Dopoguerra, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Una piccola automobile unica nel suo genere che in tempi in cui nessuno parlava di consumi si accontentava di 3 litri per percorrere 100 chilometri. E inoltre è tutt'ora l'auto con motore monocilndrico più venduto nella storia. Ma questo è il passato. Il presente, invece, si chiama Microlino ed è l'erede spirituale della Isetta di cui riprende le forme esterne. Sotto la carrozzeria, però, c'è un motore elettrico da 11 kW che la spinge fino a 90 km/h, mentre la batteria agli ioni di litio è disponibile in due tagli a cui corrisponde un'autonomia di 125 o 200 km. Un valore ottimo, considerando l'uso prettamente cittadino per cui è pensato questo mezzo che pesa poco più di 500 kg. Continua su GQ
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sabato 6 luglio 2019
Ian Callum lascia la Jaguar dopo 20 anni. E dopo averne rivoluzionato il design
Ritirarsi da campioni è sempre una buona idea e, anche se nell'industria automobilistica non si assegnano tre punti per la vittoria e non c'è nessun tabellone a cui arrivare in fondo, Ian Callum può senza ombra di dubbio meritarsi questo titolo. Negli ultimi venti anni è stato a capo del design Jaguar ed è riuscito in quella che forse è l'impresa più ardua che si possa immaginare in questo settore: creare un nuovo linguaggio stilistico per un brand di lusso saldamente ancorato nella tradizione. Dal 1999, anno di insediamento di Callum, a oggi, il Giaguaro si è trasformato ed è tornato a graffiare. Ci sono voluti alcuni anni di rodaggio per arrivare al prodotto della svolta, cioè la XF del 2008. Prima di lei a Coventry erano ancora prigionieri del passato, con la S-Type e la X-Type che cercavano di riproporre in chiave moderna i canoni storici. Del resto, anche Ian Callum appena adolescente rimaneva a bocca aperta osservando una XJ attraverso la vetrina di una concessionaria e promettendo a sé stesso che sarebbe stato quello il lavoro della sua vita: disegnare automobili. Continua su La Stampa
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venerdì 5 luglio 2019
Ford GT40, l'americana che sconfisse le Ferrari
Ford vs Ferrari, una sfida eterna. Ci è bastato un trailer e già non vediamo l'ora che arrivi il prossimo 14 novembre, quando nelle sale cinematografiche italiane debutterà Le Mans 66 – La Grande Sfida, un film che racconta una delle vicende più affascinanti del motorsport mondiale, ovvero il duello tra Ferrari e Ford nella corsa più famosa del mondo. In attesa di accomodarci su una poltrona e di farci rapire dalla pellicola, vediamo perché questa vicenda è così speciale, partendo dall'auto che è diventata immortale, ovvero la Ford GT40 che era nata con un solo e unico scopo: andare più veloce di quella Ferrari che proprio la Ford stava per comprare per farne il suo reparto corse. A Maranello, però, alla fine preferirono la Fiat, la quale al contrario dell'azienda americana, avrebbe lasciato agli emiliani carta bianca nella gestione delle attività sportive e della produzione stradale. Continua su GQ
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giovedì 4 luglio 2019
Scarabée d’Or, è “come nuovo” l’autocingolato centenario che conquistò il Sahara
Ci vuole molta classe per dare a un autocingolato lo stesso nome di un film muto, peraltro uno dei migliori realizzati con la tecnica della pellicola colorata a mano. Ma non c'è da stupirsi visto che parliamo di una Casa francese e in particolare di Citroën, che ha fatto dell'originalità e dello charme una delle sue caratteristiche fondanti. Il mezzo in questione è un Citroën-Kégresse K1, meglio noto come “Scarabée d’Or”. La sua doppia denominazione è dovuta al tecnico francese Adolphe Kégresse, che nei primi anni del secolo inventò un cingolo che si poteva adattare ai semiassi delle automobili e allo schema di trasmissione in voga in quegli anni, che prevedeva il motore anteriore e la trazione posteriore. Una soluzione semplice ma efficace, che durò per oltre venti anni e che permetteva una mobilità allora impensabile sui terreni accidentati. Continua su La Stampa
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mercoledì 3 luglio 2019
Citroen, 100 anni da leonessa
Un secolo fa, un certo André Citroën presentava la prima automobile che portava il suo nome. L'omonima casa automobilistica era stata già fondata qualche mese prima, ma il 4 giugno del 1919 fu il giorno in cui molti parigini riempirono la salle d’exposition Alda, che si trovava agli Champs Élysées, per osservare la Type A, che oltre a essere stata pubblicizzata come la prima vera auto di serie francese - veniva venduta completa e non con il telaio e il motore separati dalla carrozzeria - aveva un prezzo molto competitivo per l'epoca, pari a 7.250 franchi. Da quel momento in poi il marchio francese si è guadagnato il suo posto d'onore nel grande libro della storia dell'auto, con modelli innovativi che hanno rivoluzionato la tecnica automobilistica. Vediamo insieme i cinque più significativi. Continua su GQ
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martedì 2 luglio 2019
BMW Concept R18, ritorno al passato pensando al futuro
Bmw ha scelto la suggestiva cornice del Concorso d'Eleganza Villa d’Este per presentare la Concept R18, una cruiser con uno stile completamente fuori dagli schemi rispetto alla produzione odierna della Casa bavarese, ispirato a un passato piuttosto remoto. Il senso di questa motocicletta si trova nelle parole del numero uno di Bmw Motorrad, Markus Schramm: “Questa è la nostra visione per il mercato delle grandi cruiser”. Una dichiarazione che non lascia spazio a molti dubbi rispetto ai piani per il prossimo futuro e del resto Bmw presidia già la quasi totalità dei segmenti delle due ruote. E quello delle cruiser è un settore che offre una ottima marginalità - l'impegno tecnologico è piuttosto limitato - e soprattutto è frequentato da clienti disposti a spendere cifre ragguardevoli. Continua su La Stampa
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lunedì 1 luglio 2019
Volkswagen ID.R, l'auto elettrica più veloce del mondo
È ufficiale: la Volkswagen ID.R è l'auto elettrica più veloce del mondo. Il Nurburgring è un circuito che mette tutti d'accordo. L'unico luogo al mondo dove tutti i costruttori si confrontano mettendo le loro vetture faccia a faccia con il cronometro. E i numeri, in questo caso, non mentono mai. L'Inferno Verde è un tracciato particolare e unico al mondo, dove nel 1976 Niki Lauda ha quasi perso la vita. Da quell'anno non è cambiato molto e infatti le vie di fuga praticamente non esistono. Spingere al massimo sui 20 km che si snodano nel bosco della Foresta Nera non è da tutti, soprattutto quando si conclude un giro a oltre 200 km/h di media, come nel caso della Volkswagen ID.R. Dopo aver stracciato qualsiasi record alla leggendaria Pikes Peak Hillclimb, a Wolfsburg hanno deciso di mettere alla prova la loro auto da corsa in un altro tempio sacro dell'automobilismo. E la ID.R ha fermato il cronometro a 6:05,336, diventando la vettura elettrica più veloce di sempre e ritoccanto il miglior tempo precedente - stabilito dalla cinese NIO EP9 - di oltre 40 secondi. Continua su GQ
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