Se la Vespa è diventata il successo mondiale che è oggi, sempre uguale a sé stessa ma pronta a innovare, come con la Vespa Elettrica appena uscita, il merito è di Corradino d'Ascanio, un geniale ingegnere abruzzese che comprese di quale mezzo avesse bisogno l'Italia del Dopoguerra. Così nacque la Vespa, la prima «Serie 0» prodotta in soli sessanta pezzi, uno dei quali è stato esposto lo scorso weekend a Parigi durante Retromobile, l'evento numero uno in Europa per le moto d'epoca organizzato da Ruote da Sogno. Un prodotto artigianale, da considerarsi a tutti gli effetti un pezzo di assoluto valore storico, in quanto la produzione fu successivamente industrializzata. Questa Vespa del 1946 è perfettamente funzionante, monta un motore di 98 c.c. ed è alimentata da un motore monocilindrico a due tempi di 3,2 Kw, con cambio a tre marce e velocità di punta di 60 km/h. Continua su GQ
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