Quando il tuo documento dice che sei un marchio generalista, ma la tua volontà è quella di cambiare identità e diventare “premium”, ci sono davvero tante cose da fare. Una di questa è prendere la tua auto più diffusa e trasformarla in una supercar, sia per dimostrare a tutti che sei capace di farlo, sia per far saltare sulla sedia gli appassionati e dirgli “ehi, ci sono anche io!”. E così, se ti trovi a Ingolstadt a inizio anni Novanta e hai l’Audi 80 che se la cava piuttosto bene sul mercato, puoi alzare il telefono e chiamare i cugini Zuffenhausen dicendo qualcosa tipo “Ci date una mano a fare una macchina da urlo?”. Se loro ti rispondono “Yaaa”, come effettivamente deve essere successo, allora sei a cavallo. Questa è la storia della genesi della Audi RS2, ovvero la prima della storia dei Quattro Anelli che valga la pena di ricordare, escludendo ovviamente la leggendaria quattro del Gruppo B. Sotto la carrozzeria della onesta 80 Avant, infatti, c’è una meccanica capace di generare prestazioni in grado di impensierire la 911 dell’epoca e infatti anche il prezzo di listino originale è piuttosto simile. Continua su Autoappassionati
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