I giapponesi, quando si tratta di motociclette, non lasciano mai nulla al caso e se quelli di Suzuki hanno pensato di chiamare un modello con lo stesso nome della loro storica pista di collaudo, ci devono essere degli ottimi motivi. La Suzuki Ryuyo è una versione speciale, in serie ultra limitata di soli venti esemplari, della GSX-R1000R, cioè la moto con cui la Casa giapponese corre in Superbike. La “Gixxer”, come la chiamano gli appassionati, ha inventato il concetto stesso di sportiva stradale all'inizio degli anni Ottanta e da lì in poi si è evoluta fino ad arrivare ai giorni nostri. Ma prima di parlare della nuova Suzuki, vale la pena raccontare il circuito di Ryuyo, dove dagli anni Cinquanta sono state sviluppate tutte le due ruote “made in Hamamatsu”. È un tracciato che fu disegnato a immagine e somiglianza del Mountain Circuit dell’Isola di Man, in una sottile striscia di terra a ridosso del mare. È così impegnativo che anche la GSX-RR della MotoGP ha mosso qui i suoi primi passi. Continua su La Stampa
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