Trent’anni fa, esattamente il 14 agosto 1987, moriva Enzo Ferrari, un uomo capace di creare dal nulla un’azienda che è diventata nota in tutto il mondo per i suoi risultati sportivi e per le sue automobili sportive. “Se lo puoi immaginare lo puoi fare”, era uno dei suoi motti preferiti. E non c’è dubbio che Ferrari abbia avuto la capacità straordinaria di tradurre in fatti le idee che la sua mente curiosa era in grado di mettere a fuoco in una vita intensissima ma anche fatta di abitudini e di una serie di routine che facevano sì che raramente si allontanasse da Modena e Maranello. Enzo Ferrari non ha mai fatto ferie, quando si concedeva una mezza giornata a Viserba, sul mare Adriatico, prima di tornare a casa passava in azienda, a mettere nero su bianco le nuove idee e a controllare che tutto procedesse per il meglio. Continua su GQ
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venerdì 31 agosto 2018
giovedì 30 agosto 2018
Aston Martin, torna in produzione la DB5 di James Bond: 25 pezzi da 3 milioni di euro l’uno
La storia è una di quelle cose che non si possono comprare. O ce l’hai o non ce l’hai. E nell'industria automobilistica è un plus non da poco. Dunque quei marchi che hanno una storia consistente alle loro spalle, se la tengono stretta e trovano ogni modo per farla fruttare. All’Aston Martin sono maestri in questo anche perché sono in possesso di alcune icone immortali come la DB4 e la DB5 rese celebri per terra e per mare dai numerosi film di James Bond. Anche chi non è appassionato d’auto non può fare a meno di rimanere a bocca aperta al cospetto di una di queste splendide coupé degli anni Sessanta. Chi è appassionato, invece, sogna a occhi aperti, mentre chi oltre alla passione ha anche un conto in banca bello gonfio può privarsi di 2,75 milioni di sterline più le tasse e ordinare una “nuova” Aston Martin DB5 “Goldfinger”. Continua su La Stampa
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mercoledì 29 agosto 2018
Dtm Misano 2018, i segreti della BMW da corsa di Alex Zanardi
Tra meno di una settimana Alessandro Zanardi parteciperà al quartultimo round del DTM, il Deutsche Tourenwagen Masters, nella tappa italiana di Misano, al volante di una BMW M4 DTM allestita appositamente per lui. Il campionato turismo tedesco è uno dei più competitivi e spettacolari del mondo, tanto che esce anche dai confini nazionali e il pilota emiliano correrà nel weekend 24-26 agosto al Marco Simoncelli World Circuit. Per permettergli di prendere parte a questa gara, il reparto corse BMW ha elaborato profonde modifiche per la M4 DTM che sono state provate da Zanardi in una due giorni di test a Vallelunga durante cui ha completato ben 294 giri. Continua su GQ
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martedì 28 agosto 2018
Harley-Davidson cambia registro: nel futuro anche moto più piccole e modelli elettrici
Ci sono dei momenti nella vita di un’azienda in cui è necessario cambiare, soprattutto se alle spalle c’è una storia ultra-centenaria fatta di continue evoluzioni e di pochissimi momenti di rottura. Stiamo parlando della Harley-Davidson, che dal 1903 è specializzata in motociclette custom, avendo praticamente inventato questo genere di mezzi a due ruote. Una storia unica, che si riflette in un marchio fortissimo, conosciuto in tutto il mondo e dal grande appeal che però negli ultimi anni ha sperimentato problemi da non sottovalutare. Il principale è certamente l’innalzamento dell’età media dei clienti che unita ai prezzi di listino piuttosto alti e alla disponibilità di moto di tipologia ben definita, restringe di anno in anno la platea dei potenziali nuovi harleyisti. I giovani, infatti, sono sempre meno interessati a moto costose e dalle prestazioni tutto sommato limitate che il fascino del brand non riesce a compensare. Continua su La Stampa
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lunedì 27 agosto 2018
Il segreto del gran concentrato di energia (elettrica) della Audi e-tron
Tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo Audi inizierà a vendere la e-tron, ovvero la prima auto completamente elettrica della sua storia, di cui conosciamo già alcune cose, come le alte prestazioni e l’efficienza. Nonostante dimensioni piuttosto grandi, la e-tron scatterà da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi grazie ai 408 CV dei suoi motori elettrici. Un numero, quest’ultimo, molto simile a quello dell’autonomia massima, misurata in oltre 400 km nel ciclo WLTP. Per ottenerli è determinante il contributo dell’innovativo sistema di recupero dell’energia. Si tratta di sistema modulare e regolabile, che diventerà il punto di riferimento della categoria in quanto in grado di contribuire sino al 30% dell’autonomia. Parlando ancora di numeri, le potenzialità in termini di recupero dell’energia sono di 300 Nm e 220 kW di potenza elettrica, valori equivalenti a oltre il 70% della potenza del motore. Continua su GQ
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sabato 25 agosto 2018
Le 10 auto sportive compatte da comprare subito
Sono tutte lunghe circa 4,3 metri, hanno tra i 240 e i 400 CV grazie a motori turbobenzina, e prezzi che vanno da poco meno di 35.000 euro fino a quasi 55.000, con prestazioni e dotazioni che cambiano di conseguenza. La trazione integrale e quella anteriore sono quelle che vanno per la maggiore, ma c’è anche una trazione posteriore. Andiamo dunque a scoprire insieme quali sono le dieci migliori hot hatch sul mercato italiano. Continua su GQ
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venerdì 24 agosto 2018
Mai più contromano con la tecnologia Ford
Lo scorso anno, infatti, sono stati più di quattrocento gli automobilisti che hanno preso la direzione di marcia sbagliata causando un incidente, che in quasi il 10% dei casi si è rivelato mortale per almeno una persona. Nonostante gli sforzi profusi negli ultimi anni, soprattutto sulle autostrade, con l’apposizione di svariati cartelli stradali, troppi guidatori continuano ad andare contromano con conseguenze facilmente immaginabili. Di solito sono i conducenti più stanchi, confusi dalla segnaletica stradale non chiara, o che guidano in condizioni di maltempo che possono più facilmente imboccare la strada sbagliata, per accorgersi solo dopo di aver messo in pericolo se stessi e la vita di altre persone. Continua su GQ
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giovedì 23 agosto 2018
L’evoluzione della ruota: dal legno al carbonio, più di cento anni di trasformazioni
Da quando l'automobile è stata inventata oltre 100 anni fa, sono cambiate tantissime cose, praticamente tutto. Ma una delle poche cose che non è cambiata nel tempo è il fatto che ogni vettura si poggi su quattro ruote. Dai primi veicoli della fine dell'Ottocento a quelli attuali, la ruota ha attraversato una grande evoluzione, partendo dal legno e arrivando ai materiali compositi e leggerissimi, come il carbonio e il magnesio dei cerchi per utilizzo racing. A guardare un cerchio di oggi sembra strano pensare che agli albori della motorizzazione le auto erano poco più che carrozze con attaccato un motore. Vediamo, quindi quali sono stati i passaggi attraverso cui siamo arrivati fino a oggi. Continua su La Stampa
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mercoledì 22 agosto 2018
Novità auto, i 10 modelli più interessanti in arrivo entro la fine del 2018
Le novità delle Case automobilistiche sono tradizionalmente concentrate nella prima parte dell'anno, quando si tengono i Saloni americani e quello di Ginevra. Ma anche se siamo già in piena estate, il 2018 ha ancora tanto da dire in termini di novità. Per alcune auto si tratta del debutto assoluto, per altre di un restyling e per altre ancora dell'ennesima generazione che si succedere alla precedente. Ecco dunque le dieci novità più interessanti in arrivo entro la fine del 2018. Continua su La Stampa
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martedì 21 agosto 2018
Hybrid, mild-hybrid e plug-in hybrid, pregi e difetti delle tre tecnologie ibride
Nel 1997 la Toyota ha rivoluzionato il mondo dell'auto presentano la Prius, ovvero la prima vettura ibrida di serie. Sotto il cofano, oltre al classico motore a benzina, ce n'era un altro elettrico che aiutava il primo in alcune circostanze, come le accelerazioni, per poi recuperare energia nelle frenate. Ma c'era anche un pacco batterie supplementare sotto il sedile posteriore e una serie di altri componenti mai visti prima di quel momento. Era nata l'auto ibrida e all'epoca quasi nessuno credeva in questa tecnologia. Oggi, dopo oltre venti anni, lo scenario è completamente cambiato e le tecnologie ibride si sono moltiplicate, ognuna con le proprie peculiarità. Vediamo come sono fatte e che cosa cambia tra una e l'altra. Continua su La Stampa
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lunedì 20 agosto 2018
Lamborghini alla 24 Ore di Spa, la lunga notte della passione
La battaglia delle Ardenne vissuta dall’interno, nell’atmosfera della Squadra Corse Lamborghini
I boschi delle Ardenne intorno all’area termale di Spa, in Belgio, sono probabilmente uno dei luoghi più silenziosi e verdi del mondo. Ma c’è un punto preciso dove il silenzio viene squarciato dal rombo dei motori e, una volta all’anno, per un giorno intero senza interruzioni. Sto parlando, ovviamente, del circuito di Spa-Francorchamps, dove si corre l’omonima 24 ore della categoria GT3.
È una delle gare più belle e affascinanti che si tiene in uno dei circuiti più antichi del mondo – è stato costruito nel 1924 – palcoscenico di molte epiche battaglie. Con un’estensione di 7 chilometri, è il tracciato più lungo tra quelli del campionato di Formula 1 e nella 24 Ore di Spa sono scese in pista sessantatré auto. La formula di gara è la stessa della omologa ma più famosa 24 Ore di Le Mans, anche se qui non sono impegnate le incredibili e costosissime LMP1 (così veloci da poter battere una F1) bensì le GT3 che sono strettamente derivate dai modelli di serie. Continua su GQ
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I boschi delle Ardenne intorno all’area termale di Spa, in Belgio, sono probabilmente uno dei luoghi più silenziosi e verdi del mondo. Ma c’è un punto preciso dove il silenzio viene squarciato dal rombo dei motori e, una volta all’anno, per un giorno intero senza interruzioni. Sto parlando, ovviamente, del circuito di Spa-Francorchamps, dove si corre l’omonima 24 ore della categoria GT3.
È una delle gare più belle e affascinanti che si tiene in uno dei circuiti più antichi del mondo – è stato costruito nel 1924 – palcoscenico di molte epiche battaglie. Con un’estensione di 7 chilometri, è il tracciato più lungo tra quelli del campionato di Formula 1 e nella 24 Ore di Spa sono scese in pista sessantatré auto. La formula di gara è la stessa della omologa ma più famosa 24 Ore di Le Mans, anche se qui non sono impegnate le incredibili e costosissime LMP1 (così veloci da poter battere una F1) bensì le GT3 che sono strettamente derivate dai modelli di serie. Continua su GQ
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sabato 18 agosto 2018
Gli pneumatici del futuro si testano nello spazio
La ricerca sui pneumatici non si ferma mai e va anche oltre i confini terrestri, visto che Goodyear ha annunciato che eseguirà alcuni test nello spazio nell’ambito di un progetto del Laboratorio Nazionale Statunitense della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), con un esperimento che dovrebbe essere lanciato nei prossimi mesi. La multinazionale americana, del resto, non è nuova a queste sperimentazioni “spaziali”, visto che ha realizzato i primi e unici pneumatici che siano mai andati sulla Luna, quelli montati sul Lunar Rover Vehicle delle missioni Apollo 15, 16 e 17 degli anni Settanta. Nelle condizioni di microgravità della stazione spaziale, Goodyear studierà la formazione delle particelle di silice, uno dei materiali più importanti tra quelli con cui sono fatti i pneumatici per le auto di serie. Continua su GQ
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venerdì 17 agosto 2018
Vendere un’auto usata: dieci consigli per farlo nel migliore dei modi
È l’ora di cambiare la macchina, un momento spesso atteso, talvolta doloroso, sicuramente impegnativo. Una volta superato il primo dilemma tra affidare l'auto usata alla concessionaria oppure venderla a un privato, iniziano gli interrogativi del “fai da te”. Che cosa scrivo nell'annuncio? Come mi regolo per il prezzo? Che tipo di foto devo fare? Queste sono solo le prime domande che di solito vengono in mente ma per vendere un'auto nel migliore dei modi e con soddisfazione ci sono diverse cose che si possono fare. Ecco a voi un bel decalogo. Continua su La Stampa
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giovedì 16 agosto 2018
Quadro Qooder, la prova dello scooter a 4 ruote: cadere è quasi impossibile
Qualche mese fa, durante il Salone di Ginevra, vi avevamo parlato del Quadro Qooder, il maxi-scooter a quattro ruote basculanti prodotto dall'omonima azienda svizzera, con l'obiettivo di essere il punto di incontro tra il mondo delle auto e quello delle moto, mettendo insieme la sicurezza delle prime e l'agilità delle seconde. Ora è il momento di passare dalla teoria alla pratica e di raccontarvi come va il Qooder dopo un test drive di diversi giorni in uno degli scenari più idonei per un mezzo del genere: il traffico di Roma. Visto su strada il Qooder non è molto più grosso di altri prodotti paragonabili e ispira subito curiosità. Gli sguardi dei passanti e degli altri scooteristi nel traffico sono tutti per lui, soprattutto quando alla prima sorpresa delle due ruote anteriori si aggiunge quella ulteriore della coppia delle ruote posteriori. Continua su La Stampa
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martedì 14 agosto 2018
Bel & Bel Z-Scooter, dalla Spagna arriva il segway ispirato alla Vespa
Probabilmente, quando alla Piaggio hanno visto lo Z-Scooter della Bel & Bel, si sono guardati, hanno sbattuto la mano sulla fronte e hanno esclamato “Ma perché non ci abbiamo pensato noi?”. Sì, perché questa specie di segway a forma di Vespa d’epoca non ha nulla a che vedere con la Casa italiana. Si chiama Z-Scooter ed è prodotto dalla spagnola Bel & Bel sulla base elettrica fornita dalla Nine Bot, una delle aziende leader nel settore di questo tipo di veicoli elettrici. Tecnicamente non è niente di particolare: pesa 30 kg, ha una portata utile di 100 kg è largo 60 cm e si ricarica in 3 o 4 ore a seconda del tipo di rete a disposizione. La velocità massima raggiungibile è di 20 km/h e la carica delle batterie è sufficiente per percorrere un massimo di 35 km/h. Continua su La Stampa
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lunedì 13 agosto 2018
Porsche 959, l’auto che veniva dal futuro
Tutti gli appassionati conoscono il Gruppo B e le auto leggendarie nate da quella breve, ma intensissima, esperienza. Tolte le vetture da rally, ce ne sono due che più di ogni altre rappresentano questa categoria, ma non solo. Le due vetture in questione rappresentano anche una bella fetta degli anni Ottanta, l’eterna sfida Italia Germania e in particolare quella tra Ferrari e Porsche. Lo avrete già capito, sono la Ferrari F40 e la Porsche 959. Oggi parleremo della seconda, ma non temete, vi racconteremo anche della prima. Porsche negli anni Ottanta non era certo l’azienda florida e vincente che conosciamo oggi, anzi tutt’altro. La carriera della prima generazione di 911 volgeva al termine e ancora non si era deciso se rifarla del tutto, lasciarla morire o continuare ad evolverla, compatibilmente con le norme di omologazione che stavano iniziando a dare qualche grattacapo. Continua su Autoappassionati
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sabato 11 agosto 2018
Seat Leon Cupra ST 300, la prova di GQ
Quanti cavalli servono per divertirsi alla guida di un’auto sportiva? Rispondere non è semplice, perché il piacere che dà un’automobile non è strettamente legato a questi numeri, ma a molte altre cose. In un’epoca in cui anche le citycar sfiorano i 200 CV, la potenza in senso assoluto è sempre meno importante. L’equazione che deve dare come risultato il concetto di “divertimento” è composta anche da altri fattori, soprattutto se si preferisce la strada alla pista, perché non si possono scatenare mandrie di cavalli tra muretti, fossi, incroci e…autovelox. Il segreto, quindi, è nell’equilibrio e la Seat Leon Cupra ST sembrerebbe averlo trovato, senza dimenticare che è una delle poche trazioni anteriori disponibili sul mercato in grado di girare in meno di 8 minuti al Nurbugring ma il suo bilanciamento le permette di essere altrettanto divertente ed efficace su strada, visto che le condizioni che si trovano nel leggendario circuito tedesco, sono molto simili a quelle delle strade di tutti i giorni. Continua su GQ
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venerdì 10 agosto 2018
Hyundai Kona Electric, come va l'anti Tesla Model 3
Aspettavamo di guidarla dal Salone di Ginevra, quando l'avevamo vista sullo stand della Casa coreana. E' la Hyundai Kona Electric, versione a zero emissioni della crossover compatta, che si propone al pubblico europeo (ma anche americano e asiatico) come una concorrente di quei modelli che hanno un'autonomia estesa ma prezzi ancora riconducibili a un mercato popolare. Per fare qualche esempio, la Chevrolet Bolt e la Tesla Model 3. Questo a patto di scegliere la versione con batteria da 64 kWh. La scelta che hanno fatto i coreani riguardo agli accumulatori, infatti, riflette una doppia possibilità d'utilizzo della Kona EV. Più urbana nel caso della batteria da 39,2 kWh, che garantisce comunque 312 km (WLTP) di autonomia reali, e a 360° nel caso della batteria da 64 kWh che promette una percorrenza di 482 km (WLTP). Lo stile? Gioco forza molto simile a quello delle Kona “termiche” ma con una serie di dettagli che ne lasciano intuire lo status di auto elettrica, soprattutto all'anteriore: la calandra è quasi completamente chiusa, con dei piccoli fregi in basso rilievo e le prese d'aria solo nella parte inferiore del paraurti. Dietro, invece, è solo il paraurti a fare la differenza, oltre alla scritta dedicata. Continua su Motor1
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giovedì 9 agosto 2018
Il Marchionne-pensiero, le frasi più celebri da ad di FCA e Ferrari
“La Fiat è tecnicamente fallita. Non stupirti. Noi perdiamo due milioni al giorno, non so se mi spiego. Se fallimento significa non avere i soldi in casa per pagare i debiti, bene, allora noi ci siamo” con questa frase Sergio Marchionne si rivolse a Gianluigi Gabetti, uno degli storici consiglieri della famiglia Agnelli, pochi giorni dopo essere diventato amministratore delegato del Gruppo Fiat. Era il 2004 e la sua avventura nel gruppo torinese era appena iniziata, sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo e nello scetticismo generale. Da quel momento in poi, nei quattordici anni a capo di quella che poi sarebbe diventata FCA, Marchionne si è imposto non solo come abilissimo manager ma anche come grande comunicatore, con uno stile spiazzante e di rottura che non è variato nemmeno quando ha preso la guida della Ferrari. Il primo impatto con la Fiat e con uno stabilimento storico come quello di Mirafiori hanno lasciato un ricordo indelebile nelle memoria di Marchionne. Continua su Motor1
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mercoledì 8 agosto 2018
Pick-up in Italia, come immatricolarli e circolare senza problemi
Dopo avervi mostrato i migliori pick-up sul mercato, ecco una breve guida riassuntiva all’acquisto del pick-up, un mezzo particolare su cui esistono ancora dei falsi miti legati alla circolazione e alla fiscalità. Tutto ha origine dal fatto che fino al 1999 l’uso di un pick-up in Italia era limitato dalla legislazione che prevedeva solamente l’immatricolazione come autocarro leggero, cioè con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate, per utilizzo esclusivamente professionale o al massimo la registrazione come autocarro leggero per “uso promiscuo” inteso come utilizzo misto lavorativo e privato. Ma dal 2000 è cambiato tutto, perché l’Italia ha dovuto adeguarsi alla legislazione europea, istituendo così la categoria dell’autocarro leggero a uso proprio che ha preso il posto di quella precedente a uso promiscuo. Una differenza sostanziale che di fatto cancella tutte le limitazioni a cui i pick-up dovevano precedentemente sottostare. Continua su GQ
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martedì 7 agosto 2018
L’Esercito italiano ha ordinato i primi 10 esemplari della Centauro II prodotta da Iveco
Se non sapete cosa sia un “autoblindo cacciacarri” evidentemente non siete militari né appassionati di questo genere di veicoli che hanno caratteristiche tecniche uniche. La Blindo Armata Centauro II prodotta dalla divisione Defence Vehicles di Iveco è un’ottima rappresentante di questo genere di mezzi militari, che sono nati inizialmente per il contrasto ai carri armati avversari e che negli anni hanno mutato la loro destinazione d’uso. La Centauro II è l’evoluzione del veicolo blindato Centauro, nato dalle esigenze dell’Esercito italiano durante gli anni della Guerra Fredda che richiedevano di dare maggiore mobilità alle brigate italiane schierate in difesa del territorio nazionale. Tuttavia, dopo il crollo del Muro di Berlino, la Centauro ha operato in scenari inimmaginabili durante la sua progettazione: dalle operazioni di mantenimento della pace, alla prevenzione dei conflitti fino a operazioni di carattere umanitario. Continua su La Stampa
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lunedì 6 agosto 2018
Nuova Audi Q3 2018, cosa sappiamo: news, prezzo e data d’uscita
Di tutti i SUV della gamma Audi, la Q3 era quella che più aveva bisogno di essere aggiornata – la generazione attuale è sul mercato dal 2011 – e anche riposizionata, visto l’arrivo della Q2 alla base della gamma, da cui riprende le ampie possibilità di personalizzazione anche a livello di colorazioni esterne della carrozeria. Quindi ecco la nuova Q3 che è più lunga di 10 cm, più sportiva e muscolosa, ma anche più spaziosa visto che l’aumento di lunghezza è stato ottenuto quasi tutto incrementando il passo (di 8 cm). Per parlare di prezzi è ancora presto, ma è molto probabile che saliranno rispetto a quelli del modello attuale, visto che il nuovo ha molti più contenuti, soprattutto in termini di infotelematica e di sistemi di assistenza alla guida, e si posiziona nella parte più alta del segmento C-SUV. Lo stile è quello del nuovo corso dei Quattro Anelli, con il single frame ottagonale che abbiamo già visto sulle ultime concept e i proiettori anteriori disponibili in tre versioni, tutti con tecnologia LED. Continua su GQ
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sabato 4 agosto 2018
Le 10 auto elettriche con maggiore autonomia
La mobilità elettrica è sulla bocca di tutti, ma a parte i casi di alcune nazioni che possono essere considerate come oasi di felicità – California, Norvegia e Olanda su tutte – le vendite delle auto elettriche fanno fatica a decollare un po’ ovunque. I motivi principali di questa difficoltà vanno ricercati nel prezzo d’acquisto, ancora piuttosto alto rispetto alle vetture tradizionali, nella carenza di infrastrutture per la ricarica e in una certa ansia da autonomia che pervade ancora l’automobilista medio. Ecco, almeno da questo ultimo punto di vista ci sentiamo di tranquillizzarvi, perché con le nuove tecnologie l’autonomia delle auto elettriche è nettamente aumentata. Eccovi dunque la classifica delle 10 auto elettriche con più autonomia disponibili sul mercato italiano. Continua su GQ
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venerdì 3 agosto 2018
Ferrari F50, l’ultima supercar “dura e pura” di Maranello
I primi anni Novanta non sono stati un periodo facile per la Ferrari. Orfana del Drake, mancato nell’agosto del 1988, e da oltre un decennio a digiuno di successi in Formula 1, la Casa di Maranello vantava in quel periodo una linea di prodotti non così appetibile, con lo stretching del progetto Testarossa, la controversa 348 e la granturismo 456 GT che a sua volta sostituiva la 412, rimasta sul mercato per quasi diciassette anni. In questo contesto la F40 rappresentava un fiore all’occhiello, ma la sua produzione era esaurita da tempo e non si poteva aspettare il cinquantennale per far debuttare sul mercato la sua erede. Continua su Autoappassionati
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giovedì 2 agosto 2018
Le 10 moto più incomprese della storia
Il giudizio estetico è sempre soggettivo, certo, ma esistono canoni di oggettività da cui è difficile sfuggire. Nel corso dei decenni la produzione motociclistica mondiale ha sperimentato spesso, sia in tema di tecnica che di design, con risultati a volte ottimi, altre meno, altre ancora semplicemente difficili da capire, come nei casi che vi presentiamo oggi. Ecco la classifica delle dieci moto più incomprese della storia. Continua su GQ
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mercoledì 1 agosto 2018
La Formula 1 Minardi-Lamborghini del 1992 torna a ruggire dopo 26 anni
La storia della Lamborghini in Formula 1 è durata esattamente il tempo di sei stagioni, tra il 1989 e il 1993, principalmente come motorista, tranne l’esperienza del 1991 con il Modena Team che faceva capo alla Casa di Sant’Agata Bolognese, a quel tempo posseduta dalla Chrysler. Nel 1994 il V12 emiliano avrebbe potuto trovare posto sotto la McLaren di Ayrton Senna, che aveva addirittura guidato una monoposto motorizzata Lambo durante un test aperto al pubblico, ma alla fine il contratto non andò in porto. Così la storia della Lamborghini in F1 terminò amaramente, con un terzo posto colto al Gran Premio del Giappone come miglior risultato. Ma nonostante i risultati sportivi non esaltanti, una monoposto di Formula 1 ha sempre un valore intrinseco indiscutibile e così il Lamborghini Polo Storico ha deciso di restaurare la Minardi M191B, telaio #003, equipaggiata col motore Lamborghini V12 LE3512 che è tornato a ruggire a 26 anni dal suo ultimo Gran Premio. Continua su La Stampa
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