martedì 29 marzo 2016
Toyota Prius Prime, la versione con la spina cambia nome e volto
Lo stile sarebbe già un buon motivo per preferirla rispetto alla sorella tradizionale, ma per far passare la scelta come razionale serve almeno un bel garage con annessa presa di ricarica. Si, perché la Prius Prime, sempre facendo la tara alle forme da manga giapponese, è un po’ più carina della Prius “normale” e, se messa nelle giuste condizioni, consuma ancora meno. Fuor di metafora, Toyota ha scelto di chiamare così quella che finora era sempre stata la Prius plug-in hybrid, ovvero la variante “alla spina” dell’ibrida più famosa del mondo. A differenziarle, stile a parte, è sostanzialmente la batteria più capiente, che permette di percorrere 50 km in modalità solo elettrica, raggiungendo i 135 km/h. I tempi di ricarica variano tra le due e le cinque ora e mezza e i consumi omologati sono ancora più spettacolari di quelli della Prius classica. Bisogna tenere a mente, però, che le plug-in sono le auto che appaiono meglio più nel ciclo Nedc, perché affrontano la prova con il pacco batterie pieno e utilizzano pochissimo il motore termico.
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