giovedì 31 marzo 2016
Tesla Model 3, l’attesa è quasi finita e nei concessionari si fa già la fila
Magari il signor Andreas Stephens di Sidney era solo in cerca del suo quarto d’ora di fama, oppure davvero Elon Musk sta riuscendo a dire qualcosa di diverso nel mondo dell’automobile. Quale che sia la verità, una coda (a cui partecipava anche il signor Stephens di cui sopra) iniziata con due giorni di anticipo per prenotare un’auto di cui non si sa ancora quasi nulla, non si era mai vista. Mancano ormai poche ore al lancio della Model 3 (31 marzo ore 8:30 p.m, fuso orario di Los Angeles) e in alcune parti del pianeta si sta assistendo a scene in stile iPhone, con la differenza che nel caso della Tesla si uscirà dall’autosalone con un foglio di carta in mano e un assegno da 1.000 dollari (o euro) in meno, ma non certo al volante dell’auto elettrica di Palo Alto. Le prime Model 3, infatti, verranno consegnate alla fine del 2017, iniziando ovviamente dalla West Coast e dalla California, per poi arrivare nel resto degli Stati Uniti, quindi in Europa, nell’area Asia-Pacifico e infine nei paesi con guida a destra.
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mercoledì 30 marzo 2016
Bugatti EB110, il record di velocità più breve della storia
La ricerca della massima velocità è stata sempre una passione dell'uomo, sin dall'inizio della storia dell'automobile, quando i veicoli a quattro ruote somigliavano più a carrozze che ad altro. Poi l'evoluzione è stata frenetica e i record assoluti di velocità su terra sono diventati appannaggio delle auto a reazione. Il mondo delle vetture di serie, però, è tutta un'altra storia e sebbene oggi sia normale che anche una compatta superi i 250 km/h, fino a pochi anni fa non era così. C'è stato un periodo, in particolare, a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, in cui la ricerca della massima velocità con un'auto di serie è stata frenetica. La Ferrari 288 GTO del 1984 (qui la storia) fu la prima a superare i 300 km/h (303 per la precisione), ma nel 1986 la Porsche 959 sfrecciava a 317 km/h. Solo un anno dopo, però, la F40 riportava il record a Maranello, con 326 km/h, per poi venire battuta di pochissimo dopo due anni da un'altra emiliana, la Lamborghini Diablo.
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martedì 29 marzo 2016
Toyota Prius Prime, la versione con la spina cambia nome e volto
Lo stile sarebbe già un buon motivo per preferirla rispetto alla sorella tradizionale, ma per far passare la scelta come razionale serve almeno un bel garage con annessa presa di ricarica. Si, perché la Prius Prime, sempre facendo la tara alle forme da manga giapponese, è un po’ più carina della Prius “normale” e, se messa nelle giuste condizioni, consuma ancora meno. Fuor di metafora, Toyota ha scelto di chiamare così quella che finora era sempre stata la Prius plug-in hybrid, ovvero la variante “alla spina” dell’ibrida più famosa del mondo. A differenziarle, stile a parte, è sostanzialmente la batteria più capiente, che permette di percorrere 50 km in modalità solo elettrica, raggiungendo i 135 km/h. I tempi di ricarica variano tra le due e le cinque ora e mezza e i consumi omologati sono ancora più spettacolari di quelli della Prius classica. Bisogna tenere a mente, però, che le plug-in sono le auto che appaiono meglio più nel ciclo Nedc, perché affrontano la prova con il pacco batterie pieno e utilizzano pochissimo il motore termico.
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giovedì 24 marzo 2016
Fiat 124 Abarth, la spider dello Scorpione sbarca a New York
In Italia chiunque sappia cos’è un’automobile sa anche che cosa è una Abarth, ma negli Stati Uniti non è esattamente così e quindi FCA non ha mai ritenuto necessario rendere lo Scorpione un marchio a parte, come da noi. Oltreoceano, per la 500, Abarth è solo un allestimento, non un brand a sé stante, e così sarà anche per la 124 Spider, che nella sua versione più pepata diventa Elaborazione Abarth. E’ stata appena presentata al Salone di New York e la sua scheda tecnica ricalca quella della variante omologata per il mercato europeo, a partire dal motore, che rimane il 4 cilindri 1.4 Multiair turbocompresso da 250 Nm di coppia della 124 Spider normale. Rispetto alla sorella europea eroga 10 CV in meno, dunque 160, ma va detto che il propulsore è praticamente lo stesso della 500L americana che lo utilizza con successo già da un paio di anni ed è tarato sulle normative antinquinamento Usa.
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mercoledì 23 marzo 2016
Suzuki Baleno, piccola e leggera ma con carattere da grande
VERONA - Una piccola del segmento B che non supera i 4 metri, che pesa come una citycar del segmento A ma ha lo spazio interno di una compatta del segmento C. Ecco la ricetta segreta della Baleno, la nuova 'utilitaria' con cui Suzuki vuole dire la sua in quel settore di mercato che in Europa vale il 42% delle vendite totali. Il suo listino prezzi parte da 14.100 euro, che diventano 10.900 con la promozione di lancio, che rimarrà in corso fino alla fine del mese di aprile. Prodotta in India dalla Maruti Suzuki e venduta già da 5 mesi sul mercato asiatico dove finora ha trovato oltre 100.000 clienti, è lunga 3,99 metri, larga 1,75 m e alta 1,47 m. Per svilupparla Suzuki ha progettato una nuova piattaforma, che farà da base anche ad altri modelli previsti nei prossimi anni. Questa ha permesso di raggiungere un'abitabilità interna eccellente per la categoria, in particolar modo per i passeggeri posteriori. All'interno, invece spicca il display LCD a colori da 4,2 pollici posto tra di due classici strumenti circolari e quello touch che si trova al centro della console; basato su uno schermo a 7 pollici è compatibile con Apple CarPlay (arriverà anche Android Auto) e ha la funzione Mirror Link. Inoltre, sul più alto dei tre allestimenti la Baleno offre di serie il Radar Brake Support, cioè un sistema di assistenza alla guida che supporta la frenata automatica di emergenza e anche il cruise control adattivo. Quanto ai motori, sotto al cofano c'è un 1.2 benzina 16 valvole Dualjet (doppia iniezione) da 92 CV, disponibile anche in un'inedita versione micro-ibrida che consuma realmente il 15%; tra due mesi arriverà anche il nuovo 1.0 3 cilindri Boosterjet da 112 CV.
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martedì 22 marzo 2016
Sicurezza, dal 2022 la frenata automatica di emergenza sarà obbligatoria su tutte le auto nuove negli Usa
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lunedì 21 marzo 2016
Nissan Juke-R 2.0, in pista con la GT-R travestita
Ho sempre adorato le cose folli e con poco senso logico, ovviamente nel senso più positivo del termine. Per questo la sola idea di salire su una piccola crossover trasformata in un un mostro mi eccita assai. L'auto in questione è la Juke-R 2.0, un curioso esperimento creato da Nissan, che ha pensato bene di infilare sotto la carrozzeria di una vettura tutto sommato tranquilla, l'intera meccanica di un bolide come la GT-R Nismo. Si, questa Juke, che costa circa 500.000 euro e che potete richiedere su ordinazione alla Casa giapponese, è una supercar travestita da automobile da famiglia. Sotto il cofano c'è il poderoso 3.8 V6 bi-turbo da 600 CV e 652 Nm di coppia, che invia la sua potenza sulle quattro ruote motrici per mezzo di un sistema a due differenziali a controllo elettronico. Lo schema è piuttosto semplice e privilegia le ruote posteriori, che ricevono dal 50 al 100% della coppia, mentre le anteriori non ricevono mai più del 50%. Ma come funziona, nello specifico, questo schema?
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venerdì 18 marzo 2016
Seat, tornano gli utili dopo sette anni addio “brutto anatroccolo” del gruppo Vw
Solo 6 milioni di euro. Ma il segno più davanti al numero fa la differenza quando si fanno i conti di una grande azienda ed è con questa cifra che la Seat è ritornata all’utile dopo ben sette anni. Era dal 2008, infatti, che la casa spagnola non chiudeva un bilancio in “nero”. I motivi di questo miglioramento sono sostanzialmente due, l’incremento delle vendite e una gamma con un margine lordo di contribuzione più elevato, traducibile in “vendiamo più auto e guadagniamo il 3,5% in più su ognuna”. Interessante è anche il fatturato di 8,3 miliardi di euro, che rappresenta il record assoluto di Seat ed è anche il doppio di quello del 2009. Tornando al bilancio finale, nel 2014 c’era stata ancora una perdita di 66 milioni, nonostante un incremento delle vendite sul 2013. L’aumento c’è stato anche nel 2015, tanto che Seat è tornata a vendere oltre 400.000 auto all’anno, cosa che non succedeva da prima della crisi (2007).
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giovedì 17 marzo 2016
Porsche, lo strano caso delle Cayman GT4 prima non ci sono poi costano il doppio
Che il mercato delle supercar sia diverso da tutto il resto è cosa nota. Rapporti personali che durano nel tempo, anteprime esclusive e riservate, eventi personalizzati e soprattutto un filo diretto con la direzione del concessionario e, a volte, anche con la casa madre. Quando sta per arrivare una nuova Ferrari, per esempio, i clienti migliori e più fedeli lo sanno già da diversi mesi prima e hanno la possibilità di vederla e prenotarla in anticipo rispetto a tutti gli altri. Quante volte, a proposito di uno di questi bolidi si legge “tutte già vendute”. Si tratta di una specie di Olimpo, insomma, in cui non è per niente facile inserirsi. In alcuni casi, però, la situazione può diventare spiacevole, soprattutto quando si tratta di modelli ricercati e specifici, ma dal prezzo non impossibile. Come la nuova Porsche Cayman GT4, cioè la versione “pronto pista” della sportiva a motore centrale di Zuffenhausen. In Italia costa circa 89.000 euro, mentre in Gran Bretagna occorrono 64.450 sterline per portarsela a casa, ma non è detto che basti avere i soldi per farlo.
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mercoledì 16 marzo 2016
La Ferrari 288 GTO e la Ford RS 200 si sfidano all’asta a suon di milioni
Negli ultimi anni le auto d’epoca si sono sempre più affermate come bene di lusso, con i concorsi di eleganza che hanno acquisito sempre più notorietà e le aste che sono diventate veri e propri campi di battaglia per collezionisti professionisti. Se siete tra questi probabilmente già saprete che il prossimo fine settimana su Amelia Island (Florida) si terrà la tradizionale asta organizzata da Sotheby’s, che una volta all’anno riunisce alcune tra le più rare e ricercate auto d’epoca, ma anche dei classici moderni (tipicamente supercar) dalla storia particolare. Una di queste è la Porsche 911 del 1997 (serie 993) in allestimento Turbo S, cioè una delle più potenti 911 raffreddate ad aria. Il modello è particolare perché è uno dei soli 183 costruiti a Zuffenhausen e esportati negli Stati Uniti e potrebbe avere un valore compreso tra i 400.000 e i 475.000 dollari. Il suo valore massimo è lo stesso da cui parte invece quello della Ford RS 200 Evolution (sotto), che potrebbe tranquillamente raggiungere anche i 675.000 dollari.
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martedì 15 marzo 2016
Opel Astra Sports Tourer, lo spazio sposa la tecnologia
PORTO - Quando un modello è stato appena insignito del premio Auto dell'anno e vanta una tradizione di successo commerciale, le aspettative sono molto alte. Nel caso della Opel Astra Sports Tourer, però, non c'è rischio di rimanere delusi, giacché la base di partenza della berlina a cinque porte è già molto buona. Già disponibile in concessionaria, la station wagon di Russelsheim ha un prezzo di listino che parte da 18.600 euro; le motorizzazioni previste sono otto, quattro a benzina e altrettante diesel. Le prime spaziano dal 1.4 aspirato da 100 CV al 1.6 Turbo da 200 CV, passando per i 105 CV del 1.0 3 cilindri Turbo e per i 150 CV del 1.4 Turbo, mentre le seconde sono accumunate dalla cilindrata di 1.6 litri. Il 4 cilindri a gasolio 'made in Torino' è declinato su quattro livelli di potenza - 95, 110, 136 e 160 CV - con l'ultimo che la ottiene grazie a una doppia turbina sequenziale. In questo modo la coppia di 350 Nm è disponibile su un arco di giri molto ampio, da 1.500 fino a 3.500 giri e i consumi risultano del 20% migliori rispetto al vecchio 2.0 CDTi di cui, di fatto, ha preso il posto. Ed è proprio il nuovo Bi-Turbo il protagonista della prova stampa internazionale che Opel ha organizzato in Portogallo, nell'entroterra adiacente a Porto. Sulle tortuose strade portoghesi la station wagon tedesca ha mostrato tutte le sue qualità stradali, con una spinta sempre pronta e talmente corposa da permettere di usare una marcia in più del solito, anche in salita, una qualità che i viaggiatori apprezzeranno molto.
lunedì 14 marzo 2016
Volkswagen USA, si dimette Michael Horn
Sono passati sei mesi dall'inizio del Dieselgate e il Gruppo Volkswagen sta aspettando di ricevere l'approvazione dalle autorità americane circa gli interventi da effettuare sulle auto dotate del "defeat device". Durante questa attesa, però, non potrà più contare sulla guida di Michael Horn, perché il CEO del Volkswagen Group of America, ha rassegnato ieri le sue dimissioni, con effetto immediato, dopo aver raggiunto con l'azienda un accordo consensuale per seguire nuovi progetti personali. Il suo posto sarà preso, ad interim, da Hinrich Woebcken che il prossimo 1° di aprile diventerà il responsabile di tutto il Nord America presso la Casa madre, in Germania. Horn lascia la Volkswagen dopo 25 anni, provocando il rammarico di tutta la rete dei dealer, che lo ha definito come il miglior capo mai avuto. L'associazione nazionale dei concessionari Volkswagen, infatti, ha diramato un comunicato stampa esprimendo dispiacere e alcune perplessità circa il cambio al vertice.
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venerdì 11 marzo 2016
Guida autonoma, Ford brevetta il cinema di bordo per intrattenere i passeggeri
Se l’auto guida da sola e non è richiesto alcun intervento umano, si rischia financo di annoiarsi. Allora si può leggere un libro, sfogliare un giornale o fare “scrolling” con lo smartphone, ma sono tutte attività che si possono già fare con l’auto ferma, nel senso che sono comunque vincolate alle forme dell’abitacolo e alla presenza dei comandi. Ma, dal momento che l’auto guida da sola, perché non pensare in grande e installare uno schermo cinematografico per vedere unfilm da soli o con gli amici? Se pensate che sia fantascienza vi sbagliate, perché sebbene l’auto che guida da sola debba ancora iniziare a diffondersi nelle nostre vite, le case automobilistichestanno già pensando al passo successivo.
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giovedì 10 marzo 2016
Tesla, la Model 3 sarà presentata a fine mese ma non arriverà prima del 2017
Alla vigilia dell’ottavo anniversario dalla produzione della suaprima auto di serie, datata 18 marzo 2008, Tesla si appresta a presentare l’auto che dovrà imprimere una svolta al suo destinoindustriale. E se la pionieristica Roadster non è più prodotta dal 2012, la gamma attuale è praticamente costituita dalla sola Model S, in attesa che la commercializzazione del suv “ecologista” Model X entri a pieno regime. Sulla Model 3, dunque, sono riposte grandi aspettative e la presentazione prevista per il 31 marzo sarà il primo passo per capire se l’auto sarà in grado di soddisfarle. Le uniche duecaratteristiche certe, finora, sono l’autonomia di almeno 300 km e un prezzo paragonabile a quello di una BMW Serie 3, conprestazioni più vicine a quelle della versione “M”.
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mercoledì 9 marzo 2016
Milano AutoClassica, dal 18 al 20 marzo appuntamento con le storiche
L’edizione 2016 di Milano AutoClassica si annuncia ricca di contenuti, con anteprime esclusive per il mercato italiano e la partecipazione di 14 marchi automobilistici: Abarth, Alfa Romeo, Aston Martin, Bentley, Fiat, Infiniti, Jaguar, Jeep, Lamborghini, Lotus, Maserati, McLaren, Mercedes-Benz e Porsche. Da venerdì 18 a domenica 20 marzo in Fiera Milano, su una oltre 50.000 metri quadri ci saranno oltre 1.500 auto e più di 350 espositori con le aree dedicate ai ricambi originali e l’ampio mercato dei privati, un circuito esterno per le gare e le esibizioni, ma anche i test drive e un programma di iniziative ed eventi speciali, conferenze e anteprime internazionali. La Classic Circuit Arena ospiterà la seconda edizione dell’Historic Rally Milano AutoClassica, gara per vetture rally storiche che si sfideranno sul tracciato in asfalto lungo 1,4 km, appositamente predisposto e allestito. Confermata la presenza della mitica Lancia Stratos di Febis, ma anche della la Talbot Lotus protagonista del Campionato Italiano Rally Auto Storiche con Federico Ormezzano.
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martedì 8 marzo 2016
Tesla Supercharger, la ricarica rapida è l’assicurazione sul futuro di Elon Musk
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lunedì 7 marzo 2016
Ginevra segna la fine delle "specialità": ogni marchio vuole fare tutto
Una volta i ruoli delle Case automobilistiche erano ben definiti. C'era chi faceva modelli di lusso, chi quelli sportivi, altri ancora le auto popolari e qualcuno i fuoristrada. Queste definizioni rigide e schematiche sono già crollate da un po' di tempo, ma negli ultimi anni e in particolare al Salone di Ginevra a un vero e proprio rimescolamento dei segmenti e dei marchi. I motivi sono molteplici, ma senza dubbio si possono individuare i principali nel cambiamento dei gusti degli automobilisti, nella crescita dell'importanza dei componentisti e nella condivisione della conoscenza tecnica, anche tra Case stesse. Oggi, qualsiasi Casa che possa investire è in grado di creare praticamente qualsiasi auto voglia, a parte eccezioni che riguardano gli estremi del mercato. Ricreare le stesse prestazioni di una Ferrari o il lusso di una Rolls-Royce non è cosa per tutti, ma se ci pensate bene, quanto tempo ci ha messo la McLaren ad arrivare al livello dove si trova ora e la Volkswagen Phaeton, successi di mercato a parte, quanto ha da invidiare alla limousine britannica?
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sabato 5 marzo 2016
Salone di Ginevra, con la crossover C-HR Toyota dice basta alle auto noiose
Se l’azienda più grande del mondo ha raggiunto questa dimensione vendendo auto noiose e ne è anche consapevole, per i concorrenti si annunciano tempi duri. Nel settore automobilistico l’autocritica è merce rara e mai casuale, per questo la frase “Basta con le Toyota noiose”, pronunciata al Salone di Ginevra dal responsabile delle vendite e del marketing europeo Karl Schlicht, ha un valore da non trascurare. Il manager tedesco l’ha pronunciata durante la presentazione della C-HR, una crossover di medie dimensioni che ha il compito di iniziare questa inversione di tendenza. E’ realizzata sulla stessa piattaforma modulare TNGA della Prius, che permette grande flessibilità sia nell’estetica che nella meccanica. E la C-HR ne è la dimostrazione più lampante, perché il suo design si discosta abbastanza dall’impostazione quasi “schizofrenica” dell’ibrida per eccellenza.
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venerdì 4 marzo 2016
Ginevra: FCA torna a sfornare auto, senza Lancia
Nell'angolo del padiglione 5 del Salone di Ginevra 2016 c'è un'assenza importante, quella del marchio Lancia che FCA ha deciso di non portare in Svizzera, ma nessuno ne ha sentito la mancanza. Il motivo è che intorno allo spazio lasciato dal marchio torinese ci sono così tante novità del Gruppo italo-americano che si fa fatica a trovare paragoni nelle edizioni degli ultimi anni. La prima è probabilmente quella che scalda di più il cuore agli appassionati e vista dal vero fa un effetto molto più bello che in foto. Sto parlando della Abarth 124 Spider, un'auto che solo pochi anni fa sarebbe stata impossibile da immaginare con i colori del marchio dello Scorpione e che è stata resa possibile da una proficua collaborazione con i giapponesi di Mazda. Quando poi nella scheda tecnica si scoprono il differenziale autobloccante meccanico e i controlli elettronici totalmente disinseribili, il sorriso si impossessa del volto.
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Ford a Ginevra, tra modelli sportivi e voglia di premium
Dopo aver aperto il 2016 all’insegna della Focus RS, cioè la compatta sportiva che ha riposizionato l’asticella della categoria, Ford si è presentata al Salone di Ginevra con novità meno roboanti ma altrettanto importanti. Rimanendo in tema “Performance” – come a Dearborn hanno deciso di chiamare la divisione sportiva – c’è stato il debutto della Fiesta ST 200 (foto sotto) ovvero la versione aggiornata della Street Technologies precedente da 182 CV. Le modifiche sono minime, ma l’aumento del 10% della potenza e del 20% della coppia ha aggiunto nuova linfa al 4 cilindri 1.6 turbo, che ora ha 200 CV e 290 Nm. Numeri che si traducono in 226 km/h e in 6,7 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo, anche grazie all’overboost che regala altri 15 CV, ma solo per 15 secondi. Gli altri aggiornamenti riguardano le colorazioni e i rivestimenti, inclusi quelli dei sedili sportivi Recaro, quanto basta, insomma, per mantenere sulla cresta dell’onda quella che nel 2015 è stata la piccola più venduta in Europa.
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giovedì 3 marzo 2016
Opel Ampera-e, l’auto elettrica “democratica”
Le operazioni di re-badge non sempre hanno successo, ma prendere una Chevrolet Bolt e trasformarla in una Opel era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Cambiare stemma a un’auto per venderla con una marca diversa, infatti, ha più senso se la vettura di partenza non è mai stata vista nel mercato di destinazione. Così, nell’ambito della galassia General Motors, la prima auto elettrica “popolare” pensata per il mercato interno degli Stati Uniti ha ricevuto il logo Opel sul muso ed è diventata Ampera-e, per sbarcare in quell’Europa dove la lotta alle emissioni di CO2 ha bisogno degli “zero” delle auto a batteria. Il nome Ampera-e è tutto un programma, perché riprende quello della elettrica range-extender Ampera (il motore termico serve solo per caricare la batteria che alimenta quello elettrico) che è stata Auto dell’anno nel 2012, senza però poi avere particolare fortuna commerciale.
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Skoda Vision S, ibrida e a 6 posti la (probabile) sorella maggiore della Yeti
Al Salone di Ginevra la Skoda presenterà il primo Suv a 6 posti della sua storia – non il primo Suv in assoluto, considerando la Yeti – sebbene ancora sotto forma di concept: è la Vision S. Il suo scopo è quello di mostrare in che direzione evolverà il design della Casa ceca dei prossimi anni, ma anche di raccogliere impressioni e anticipare il modello di prossima produzione. Il Gruppo Volkswagen, infatti, insegue la tendenza del mercato: la richiesta di Suv e crossover sta aumentando in tutto il mondo e il gruppo tedesco non può rimanere fuori dalla partita. Così al Salone svizzero vedremo la nuova Tiguan, ma anche la Seat Ateca (prima Suv spagnola) e, appunto, la Skoda Vision S.
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martedì 1 marzo 2016
Salone dell’automobile di Ginevra 2016, a spasso tra sportive e supercar da sogno
Sessantamila litri, più o meno come una piscina da 12 metri di una villetta; è questa la quantità d’aria che può risucchiare in un minuto il motore della nuova Bugatti Chiron, cioè quella che si candida come auto di serie più veloce di sempre, con 420 km/h di punta massima. Un tachimetro con fondoscala a 500 km/h non s’era mai visto, però il motore da 8 litri con 16 cilindri disposti a W e quattro turbocompressori è arrivato a erogare 1.500 CV e 1.600 Nm di coppia. E’ la fiera della follia ingegneristica, del politicamente scorretto e dell’esagerato a tutti i costi (prezzi a partire da 2,4 milioni di euro), ma la sportiva top del Salone di Ginevra 2016 è sicuramente lei, anche se l’avranno solo 500persone. La Abarth 124 spider, invece, dovrebbe avere molti più clienti e con la trazione posteriore, il differenziale autobloccante meccanico e il 1.4 Multiair da 170 CV e 250 Nm, segna il ritorno della Casa torinese alle sportive vere.
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