Quell'auto ha “l'assetto”. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase, o qualcosa di simile, a proposito di un'automobile? Probabilmente infinite e abbiamo sempre pensato a un generico abbassamento o indurimento delle sospensioni, senza però chiederci qualcosa in più. Dietro queste parole, infatti, potrebbe celarsi qualsiasi genere di modifica, dalla più elementare ed economica alla più complessa e costosa. Ma facciamo un passo indietro, spiegando che, quale che sia lo schema delle sospensioni (McPherson, quadrilatero, multi-link ecc.), bisogna sempre distinguere tra molla e ammortizzatore. Solo il secondo, infatti, può essere regolabile idraulicamente, mentre la prima ha una resistenza fissa e al massimo si può variare il suo pre-carico, ovvero decidere il punto in cui inizierà a comprimersi.
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