lunedì 5 marzo 2012

Hyundai non smette di correre

Nel 2011 il mercato europeo è calato quasi del 2% e per il 2012 si attende un ulteriore diminuzione del 5%. La causa principale di questa contrazione è il calo della domanda da parte dei privati. Stretti in una morsa dal calo del potere d'acquisto e dai costi di gestione sempre più alti, gli automobilisti europei rinunciano all'acquisto dell'auto nuova. In uno scenario così grigio sono pochissimi i costruttori che possono guardare al futuro con serenità; uno di questi è Hyundai.
In Europa è conosciuta esclusivamente per le automobili, mentre in realtà è una multinazionale attiva in diversi settori. Il primo modello al 100% made in Sud Corea è del 1988, la Hyundai Sonica che in Italia è arrivata con il nome Sonata. Inutile dire che le vendite furono prossime allo zero. Ma la Hyundai ha sempre puntato forte sul prodotto, evolvendo e migliorando con un ritmo frenetico. Nel 1997 ha acquisito la maggioranza della rivale Kia, mentre Chung Mong-koo, succeduto al padre alla guida dell'azienda, allargava il raggio d'azione del gruppo verso l'Europa e il Nord America.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti e preoccupano i dirigenti di tutte le case automobilistiche. Le auto coreane hanno una qualità elevatissima, Hyundai garantisce tutta la gamma per 5 anni e Kia per 7, e il design non ha più nulla da invidiare alla concorrenza. A successi come quello del Suv ix35 e dell'utilitaria i20 si aggiunge un costante sviluppo dei prodotti principali, come la media i30 che sarà declinata anche in versione station wagon e GTI, ma anche una ricerca su prodotti innovativi come la Veloster.
Allan Rushforth, Ceo di Hyundai Motor Europe, vuole portare la quota di mercato dall'attuale 3% al 5% nel 2015 e dichiara che il valore principale delle sue auto è l'altissimo rapporto qualità prezzo. Peraltro, secondo il Wall Street Journal, Hyundai ha un margine netto del 10% su ogni auto venduta, al pari della BMW che però vende auto di ben altro prezzo. Insomma i boss delle case automobilistiche europee sono avvisati, ma a quanto pare già conoscono il problema...BRUUUM!!!

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